Dragon Ball Super: Il ritorno della fusione?!?

Le tecniche di fusione

La fusione è sempre stata una tecnica molto amata dai fan della serie, che ci ha spesso messo al cospetto di esseri dalla potenza terrificante come i ben noti Vegeth, Gogeta e l’ultimo, ma non meno importante, Merged Zamasu. Ma che cosa ci ricordiamo veramente sulla fusione? Le tecniche di fusione conosciute nel mondo di Dragon Ball sono 3: la danza di Metamor, la fusione tramite orecchini Potara e l’assimilazione. Andiamo ora ad analizzarle nel dettaglio, per capirle a fondo e comprendere anche come potrebbero effettivamente manifestarsi sul ring del mondo del vuoto.

Danza di Metamor

La danza di Metamor è una tecnica di fusione studiata dagli abitanti del pianeta dall’omonimo nome, per creare guerrieri potentissimi in grado di difendere la propria gente. Viene imparata da Goku durante il suo soggiorno di 7 anni nell’aldilà, avvenuto tra la saga del torneo Cell e quella di Majin Bu, ed usata la prima volta da Goten e Trunks proprio contro il demone rosa. La danza è composta da 3 fasi e per funzionare richiede che i combattenti abbiano statura e forza simili. Curiosamente diversi doppiaggi e pubblicazioni del manga riportavano un errore di traduzione secondo la quale per fare la fusione bisognasse avere stessa forza e stessa corporatura (cosa non vera, in quanto i due fattori devono essere si simili, ma non identici). La danza comunque, può essere eseguita anche in maniera errata dando origine a guerrieri bizzarri e debolissimi come Veku.

Fusione Potara

La fusione Potara è una tecnica divina, peculiare dei Kaioshin, che permette a due corpi di fondersi tramite l’uso degli orecchini Potara (gli stessi che gli Dei della creazione indossano tutto il tempo). Una fusione di questo tipo, secondo le fonti ufficiali, arriva vicino ad una moltiplicazione tra le forze basi dei due guerrieri e non necessita che i due dispongano di forza o statura simile. Per questi motivi è in genere considerata superiore alle altre tecniche.

Assimilazione

Vengono definite assimilazioni, tutte le tecniche di fusione che non rientrano nelle prime due categorie, come ad esempio l’unione tra Piccolo e Nail, Piccolo ed il Supremo, Abo e Kado e le tecniche di unione divina (da cui potrebbe avverarsi Beerusis, la fusione fra Beerus e Whis, mostrata nel gioco Dragon Ball Fusions per promuovere l’uscita del film Resurrection “F” nel 2015). L’assimilazione non è una tecnica “standard” all’interno dell’universo di Dragon Ball, spesso non può essere eseguita da chiunque e necessita di alcune restrizioni o condizioni particolari. È un metodo di fusione peculiare che però non è da escludere possa comparire al Torneo del Potere.

Conclusioni

Dopo questo piccolo ripasso, non ci resta che tornare a parlare del Torneo del Potere. Ricordiamo che il Gran Sacerdote non ha proibito l’utilizzo di tale tecnica, contrariamente alle voci messe in giro, ma ha solamente proibito l’utilizzo di oggetti esterni, tali sono gli orecchini Potara. Appariranno dunque una o più fusioni al Torneo? Se sì, quali tecniche verranno usate? Aspettiamo con ansia i prossimi episodi per scoprire cosa la Toei ha in serbo per noi.

 

Dragon Ball Super (ドラゴンボール超) è un anime giapponese prodotto dallo studio di animazione Toei (che aveva già prodotto altre opere di Toriyama-sensei come Dragon Ball, Dragon Ball Z o Dr Slump). Va in onda dal 5 luglio 2015 sul canale giapponese Fuji TV ed attualmente è ancora in corso. Dragon Ball Super è ambientata nei 10 anni che intercorrono tra la sconfitta di Kid Bu ed il torneo di arti marziali finale di Dragon Ball Z. In Italia la serie va in onda su Italia1 dal 23 dicembre 2016.

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