One Punch-Man: Capitolo 88

In breve

19 Febbraio: esce il capitolo 88 di One Punch-Man, il cui titolo è “Limiter“. Già a partire dal giorno seguente erano reperibili online delle traduzioni in inglese, se ancora non avete letto il capitolo potete farlo qui.

Il capitolo è denso, forse troppo, ma possiamo semplificare l’analisi scomponendolo in tre blocchi narrativi. Blocco 1, le mazzate: dopo aver spronato con forza Tareo a fuggire, il buon Garou affronta Royal Ripper e Bug God in un duro scontro, ma i due mostri di livello demone hanno la meglio, l’antieroe viene sconfitto per un errore di distrazione, il tipo di errore che solitamente potremmo aspettarci da Goku o da Genos. In breve il combattimento viene interrotto dall’apparizione di Sludge Jellyfish, che era riuscito a prendere in ostaggio il protetto di Garou, in quel momento l’allievo di Bang commette l’errore decisivo, il dare le spalle ai suoi nemici, che non si fanno di certo sfuggire quest’apertura, il ragazzo viene prima colpito da Royal Ripper, poi da Bug God e poi nuovamente da Royal Ripper che muove un turbinio di fendenti, venendo fermato quasi subito dal suo collega, i tre mostri si allontanano quindi portando con loro Tareo, lasciando Garou per terra più morto che vivo.

Blocco 2, l’indagine di Zombieman: l’eroe di classe S trova quel che rimane della Casa dell’Evoluzione, ovvero un piccolo ristorante di takoyaki, incipit per una divertente gag. Gli unici membri rimasti dell’associazione sono Armored Gorilla e il geniale scienziato, il dottor Genus, appunto dal dialogo tra Genus e Zombieman abbiamo modo di ricavare importanti informazioni. In primo luogo scopriamo le origini dell’eroe-detective, che altri non è che un esperimento ben riuscito della Casa dell’Evoluzione, l’unico della serie degli immortali. Poi i due cominciano a parlare di altro, di come la malvagia organizzazione è stata sconfitta, di come Genus è stato battuto su ogni fronte, tanto da perdere la voglia di riprovarci, il discorso verte ovviamente su Saitama (da notare che in questa situazione non viene però mai fatto il suo nome), qui il genio espone la sua teoria: esiste un limite predefinito che non può essere superato, tuttavia quel singolo eroe è riuscito a rompere quel limite naturale, da qui il titolo del capitolo.

Blocco 3, dentro l’MA: questa è indubbiamente la parte più interessante del capitolo, in quanto non presente nel webcomic, assistiamo a un breve dialogo tra Phoenix Man e Gyoro Gyoro in cui quest’ultimo rivela succosi dettagli su Orochi. Stando a quanto dice lo stratega dei mostri Orochi in passato era umano ed è diventato il colossale mostro che noi ora conosciamo proprio per merito di Gyoro Gyoro, la cui intenzione sarebbe appunto quella di replicare l’esperimento con Garou, per “plasmarlo” in un secondo Orochi.

Dettagli e speculazioni

Mettevi comodi e prendete i pop-corn perché abbiamo molte cose di cui parlare, andiamo con ordine, punto per punto.

La natura mostruosa: Bug God a inizio capitolo dice qualcosa di davvero importante, ovvero che i mostri sono esseri che hanno abbandonato la loro umanità, costituiscono un’esistenza staccata dal mondo degli umani. Questo ovviamente ha due implicazioni dirette: in primo luogo non può esistere un mostro buono o almeno questa è la regola che ci sta dando in questo momento ONE attraverso le parole del mostro-insetto, secondariamente e applicando la proprietà transitiva di ragionamento, se tutti i mostri sono cattivi e Garou non è cattivo, allora quest’ultimo non può essere un mostro.

Garou e Tareo: abbiamo già avuto modo di parlare di questa strana coppia, il duo mi ricorda molto Steve e Dustin di Stranger Things, il loro è un rapporto quasi fraterno, le parole che Garou rivolge a Tareo (“Get up, Tareo!“), che hanno il fine di infondere coraggio nel cuore del bambino, sembrano parole che l’antieroe avrebbe voluto dire al se stesso indifeso di molti anni prima.

Bug God e Royal Ripper: i due mostri, uno specializzato nelle tecniche di impatto e l’altro nelle tecniche di taglio, sembrano la controparte mostruosa dei due maestri Bang e Bomb, ovviamente i due fratelli sono superiori per forza ai due legati dell’MA, evidenza che viene confermata dallo stesso Garou.

Garou e Bang: come sappiamo Garou è un personaggio in continua evoluzione, anche il recente scontro che ha avuto con Bang ha portato giovamento alla tecnica dell’antieroe, sembra infatti che il suo Flowing Water Rock Smashing Fist sia decisamente migliorato, è ora molto più simile a quello del suo insegnante.

Orochi e Gyoro Gyoro: questo è il topic più caldo del capitolo. Appurato che Orochi esiste per via delle manipolazioni di Gyoro Gyoro, abbiamo un discreto margine per poter speculare: innanzitutto possiamo supporre che Orochi, quando era ancora umano, doveva avere un livello di forza simile a quello di Garou, il che ci permette di tracciare delle linee di paragone anche con altri personaggi, quali Gouketsu, Bakuzan e Suiryu, ma non è questo l’articolo adatto per discuterne. Ma ancor più interessante dei livelli di forza in questo caso è la linea di comando. Come sappiamo Orochi non esiste nel webcomic e lì il big boss dell’MA è Gyoro Gyoro appunto, là chiamato Psykos, personaggio con diverse implicazioni di cui non parlerò adesso per non far spoiler a chi non legge il webcomic, tuttavia, come sappiamo, il webcomic e la versione di Murata sono due opere distinte, con differenze più o meno importanti a seconda delle situazioni. Il fatto che nel manga di Murata ora coesistano Orochi e Gyoro Gyoro e che il primo è stato “creato” dal secondo può portare a diversi scenari, che potremmo riassumere in queste tre casistiche.

Caso 1: Orochi è il capo e Gyoro Gyoro è il suo primo subordinato, in questo caso avremmo qualcosa si molto simile a ciò che è avvenuto in One Piece coi personaggi di Doflamingo e Trebol, in cui il primo è sì frutto delle macchinazioni del secondo, ma nonostante questo è il primo a dirigere la baracca.

Caso 2: Orochi e Gyoro Gyoro hanno nell’MA un valore equivalente, in questo caso Orochi sarebbe il braccio, la forza bruta dell’associazione, mentre Gyoro Gyoro sarebbe la mente. Anche in questo caso abbiamo dei precedenti, basti pensare ad Ashura Kabuto e Genus o, ancor di più, a Marugori e suo fratello Fukegao.

Caso 3: Gyoro Gyoro è il capo e Orochi è sì una creatura fortissima, ma pur sempre una marionetta manipolata dal mostro-stratega.

Ovviamente abbiamo bisogno di avere più informazioni, dobbiamo sapere di più su Gyoro Gyoro, in particolare se sarà come nel webcomic, dobbiamo sapere di più su Orochi e sul legame che lega le due creature. In ogni caso tenderei ad escludere che Orochi possa essere Blast, ho visto già qualcuno azzardare tale ipotesi, ma dubito fortemente che i due maestri del fumetto vogliano adoperare così un personaggio a cui hanno dato una così profonda aura di mistero.

La Casa dell’Evoluzione: Zombieman sembra pienamente consapevole delle potenzialità che aveva in passato questo gruppo, la cui sfortuna è stata appunto quella di ritrovarsi contro Saitama (e Genos), tuttavia questa associazione avrebbe potuto anche azzardare una sfida con l’HA, ricordiamo che aveva tra i suoi ranghi uno scienziato geniale, uno dei mostri di livello drago più forti visti finora e tre mostri di livello demone.

La forza: il discorso di Genus è uno dei momenti più interessanti finora visti nel manga, mette in chiaro tante cose, definisce delle regole e rivela anche l’eccezione a queste regole. Ognuno ha un limite predefinito che non può, per definizione, essere superato, cercare di superare questo limite porta alla pazzia e di conseguenza alla trasformazione in mostro. Ci sono più modi per incrementare la propria forza e più modi per diventare creatura mostruosa, c’è anche chi è forte fin da principio, come per esempio Boros o Tatsumaki, tuttavia c’è sempre questo limite insormontabile, ma che è effettivamente stato superato da una singola eccezione, l’individuo più normale di tutti, solo attraverso lo sforzo e il sacrificio, stiamo ovviamente parlando del nostro Saitama. Tuttavia a seguito di questo discorso la domanda è lecita: esiste la possibilità che possa verificarsi un secondo “Saitama”? Già sappiamo che Glasses ha intrapreso il percorso che era stato tracciato da Saitama, su questo si può speculare parecchio.

Garou e Bruce Lee: nel capitolo c’è spazio anche per una piccola citazione, vediamo eseguire dall’antieroe il fly kick, iconico calcio presente una quantità indefinita di volte all’interno delle pellicole di Bruce Lee.

La sconfitta di Garou: l’antieroe, presuntuoso, viene sconfitto subito dopo aver detto che i due mostri non sarebbero più riusciti a colpirlo, è vero, è pur sempre stato battuto per un errore di distrazione, tuttavia questo errore va giustificato? No. Non va giustificato in questo caso, come non va giustificato né per Goku né per Genos, l’abbassare la guardia, per qualsivoglia motivo, di fronte al proprio avversario costituisce a tutti gli effetti un punto debole. E il saper cogliere il punto debole di un nemico è, la quasi totalità delle volte, il fattore che determina la vittoria.

Prossimamente

I tempi son maturi, è finito il tempo delle mele come si suol dire, abbiamo visto Zombieman, abbiamo visto Garou prendere botte, tutte le pedine sono al loro posto, preparatevi, adesso inizia la guerra tra i mostri e gli eroi. Mi è stato chiesto se quest’arc può essere messa a paragone con l’arc di Marineford di One Piece, per quanto io ami il buon Eiichiro-sensei devo riconoscere che non disegna come il buon Murata. Ebbene, pensate a Marineford disegnata Murata.

One Punch-Man nasce come webcomic nel 2009,  ideato dalla mente geniale dello scrittore anonimo che si firmerà con lo pseudonimo di ONE. A seguito del successo che l’opera stava riscontrando ONE viene contattato da Yusuke Murata, noto ai più per il manga Eyeshield 21, il sodalizio tra i due porta alla creazione di una seconda edizione del manga, disegnata da Murata e scritta da ONE, i cui capitoli, pubblicati dal 2012 sulla rivista Weekly Young Jump, sono poi raccolti in tankōbon editi dalla Shūeisha. La versione italiana dei volumi, pubblicati dal 2016 con cadenza trimestrale, viene curata dalla Planet Manga, gruppo della Panini Comics. One Punch-Man è un manga seinen che narra le vicende dell’apatico Saitama che vive in un mondo di eroi e di mostri, eroe per hobby che ha raggiunto l’apice della forza e che con un suo singolo pugno è in grado di debellare qualsiasi tipo di minaccia.

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