One Piece: L’epopea letteraria di Oda-sensei (pt. 4)

Non è un caso che il primo vero grande nemico incontrato da Luffy e la sua ciurma sia stato Crocodile, ormai un ex membro della Flotta dei sette, era a capo dell’organizzazione criminale Baroque Works. Egli, senza dubbio, è uno dei villan meglio riusciuti e caratterizzati da Oda nell’intero manga: infatti rappresenta appieno l’antitesi della tipica mentalità shonen, il fatto di comprendere che non tutti possono comandare ed essere Re, va a scontrarsi con un mondo aspro e senza pietà, in grado di distruggere le ambizioni di chi egoisticamente punta ad ottenere troppo. Grazie ai suoi enormi poteri Crocodile riesce a diventare il sovrano di Alabasta, mettendo in scena una vera e propria ribellione, in grado di porre i cittadini l’uno contro l’altro. Così facendo viene palesato il suo desiderio di creare un mondo spietato, proprio come quello che ha schiacciato le sue ambizioni. È significativo il fatto che possieda il frutto rogia Suna Suna no Mi, che gli permette di avere un corpo di sabbia, facendo di lui un perfetto nichilista composto letteralmente da polvere nell’aria. Il nichilismo di Crocodile si riflette sul suo “modus pensandi”, secondo cui: “se non posso essere il Re di un regno, allora questo fa automaticamente schifo”, distruggendo così la leggitimità di coloro che sperano di diventare o fare un qualcosa di importante e significativo.

Durante la saga ogni membro dell’equipaggio dovrà affrontare delle difficoltà ed essere in grado di superarle. Zoro supera se stesso riuscendo a sentire il respiro delle cose che lo circondano, come l’acciaio del suo avversario Mr. 1, finendo così per tagliarlo. Da questo scontro ci viene donato un insegnamento: puoi superare qualcosa soltanto dopo averla realmente compresa. Sanji, dal canto suo, durante la lotta contro Mr. 2 valorizza il concetto di onore: vale la pena difendersi anche solo per principio morale. Usopp e Chopper dimostrano,invece, come il coraggio valga di più quando viene esercitato per il bene degli altri, e che un pizzico di ingenuità possa fare grande differenza.

Importante durante tutto il viaggio è la mentalità adottata dai Mugi e dalla loro principessa, Vivi, che si contrappone perfettamente a Crocodile. Questa in modo del tutto ingenuo crede che le persone siano di natura buone e che la violenza derivi dalle circostanze. Nel finale di saga Luffy riesce a sconfiggere Crocodile in quello che è forse l’epilogo più burrascoso e drammatico di tutta la storia fino ad oggi.

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