Dragon Ball Super: Le differenze tra Manga e Anime (Parte 2)
Il manga inizia a dire la sua
Come abbiamo visto nella prima parte, i primi tre archi narrativi del manga – Battaglia degli Dei, Ritorno di F e Torneo del Sesto Universo – riprendono in modo fedele i corrispondenti archi dell’anime, salvo sporadiche divergenze ed alcune omissioni poco significative.
Nella saga di Zamasu si manifesta chiaramente il nuovo modo di lavorare di Toyotaro e della TOEI. Toriyama fornisce loro alcune direttive, che poi formano lo “scheletro” comune al manga e all’anime; su questo scheletro, TOEI e Toyotaro scrivono e costruiscono liberamente la propria versione della storia, indipendentemente l’una dall’altro. Dunque vi è una matrice comune, ma proprio in questa saga cominciano a palesarsi forti differenze tra le due versioni.
Non solo: è proprio con la saga di Zamasu che Toyotaro, per via del successo del manga fra il pubblico, ottiene un maggior numero di pagine; quindi può realizzare una storia completa disponendo di più spazio e maggiore libertà decisionale.
I punti in comune
Se esaminiamo anime e manga, noteremo che ci sono alcuni punti fissi, trasposti però in modo diverso da una forma all’altra dell’opera. Vediamo quali.
- Il futuro di Trunks è di nuovo in pericolo, più devastato che mai. Trunks, fidanzato con Mai, fugge, mentre Bulma muore;
- Tutta la gestione dell’affaire Babidi e Majin Bu nel futuro;
- Il duello di prova tra Goku e Trunks con i nuovi rispettivi livelli di potenza;
- Le indagini di Kaiohshin, Whis e Beerus sull’identità di Zamasu;
- Le ideologie di Zamasu e Gowasu, gli anelli del tempo;
- Zamasu e le Super Sfere del Drago, la nascita di Black e del Super Saiyan Rosè;
- L’allenamento di Vegeta nella Stanza dello Spirito e del Tempo, e quello di Goku per apprendere la Mafuba;
- Vegeth Blue. Un’idea proposta da Toyotaro al Maestro, quindi approvata ed “ufficializzata” da Toriyama;
- Il tentativo di Trunks di uccidere Zamasu fuso a fil di spada, e l’idea che la fusione indissolubile degli Zamasu in qualche modo degeneri;
- L’amicizia tra Goku e Zeno, la cancellazione finale di Zamasu e della dimensione di Trunks, l’amicizia tra i due Zeno;
- Le varie linee temporali che si vengono a creare durante la vicenda e il nuovo futuro creato per Trunks e Mai.
Tutti questi elementi sono costanti tra anime e manga: dunque possono essere presentati in modo pressoché identico, oppure in modo diverso ma con una base simile; talvolta in ordine cronologico invertito. Sia la TOEI che Toyotaro hanno margini di manovra relativamente ampi: gli animatori seguono spesso la via della spettacolarità, allungano gli scontri, inseriscono gag e filler familiari, descrivono i rapporti interpersonali; Toyotaro, invece, ripercorre lo stile più sobrio e sintetico dello storico manga di Dragon Ball, con combattimenti dallo svolgimento nitido e preciso. Il manga semplifica passaggi che nell’anime risultano più contorti, orientati al clamore e alla meraviglia. A volte l’anime si sbizzarrisce ad introdurre tecniche dal gusto scenografico che il manga non consente di esibire. Pensiamo, ad esempio, al Super Saiyan Ikari/Rage di Trunks dall’aura cangiante, alla Genki-spada di Trunks, alle luminescenti tecniche di Super Zamasu, e alla contaminazione finale dell’Universo da parte della super divinità. Tutte scene di sicuro impatto visivo che, su carta e in bianco e nero, non avrebbero avuto la stessa resa.

Qualcosa che non vedrete mai nel manga: gli attacchi mistico-energetici del Dio Zamasu definitivo
Comunque sia, Toriyama resta certamente più vicino alla realizzazione del manga che dell’anime. Dai backstage del manga, pubblicati nei vari volumetti, sappiamo che a volte Toriyama interviene sui disegni, correggendoli quando ritiene di volerli rendere più efficaci: ad esempio, nella vignetta d’esordio di Zamasu ha dato al dio un’espressione più comunicativa.

Quando uno sguardo vale più di mille parole… bravo il Maestro Toriyama!
Le differenze
Il manga in questa saga adotta soluzioni inedite, per arrivare a conclusioni che equivalgono a quelle del manga.
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Black acquisisce il Super Saiyan Rosè lottando con Vegeta, dopo aver adottato per breve periodo la tradizionale forma bionda del Super Saiyan.
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È del tutto assente la resistenza di Yajirobei e dei pochi altri terrestri sopravvissuti; nel manga, gli Zamasu hanno provveduto ad eliminare ben presto ogni forma di vita umana dalla Terra del futuro.
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Manca il primo incontro/scontro tra Goku e Zamasu sul pianeta di Gowasu; nel manga, Zamasu apprende dell’esistenza di Goku indirettamente tramite Godtube, molto prima di incontrarlo dal vivo.
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Trunks non raggiunge mai il Super Saiyan Rage, dalla caratteristica aura giallo-azzurra, ed ha un ruolo meno attivo e combattivo. In compenso, nel manga Trunks è dotato dei poteri guaritori propri degli assistenti dei Kaiohshin (come Kibith), così può svolgere anche un ruolo di supporto. Inoltre, Bulma non viaggia mai nel tempo col resto della squadra.
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L’attacco finale di Zamasu è molto diverso tra le due versioni dell’opera. Nell’anime, l’essenza malefica immortale di Zamasu arriva a contaminare l’Universo; nel manga, un vero e proprio esercito di cloni di Zamasu attacca in massa Goku e Vegeta. Non cambia il risultato: ridotto all’impotenza, in entrambe le versioni Goku risolve la situazione invocando l’amico Zeno, che elimina il male alla radice cancellando il multiverso della dimensione temporale di Trunks.
L’invasione degli Ultra-Zamasu nell’anime…
… e nel manga, in un omaggio al film di Metal Cooler
- Nel manga, Vegeta sviluppa la tecnica dell’alternanza Super Saiyan rosso/blu mostrata da Goku durante il duello con Hit (nell’anime Vegeta si limita ad usare sempre e solo lo stadio Blue); Goku invece padroneggia il Super Saiyan Blue portandolo alla sua potenza perfetta, e non usa mai la combo Super Saiyan Blue+Kaiohken vista nell’anime. È chiaro che, nella mente di Toriyama, tra Goku e Vegeta doveva mantenersi un notevole divario, che poi anime e manga raccontano in modo diverso. Inoltre, Vegeta esibisce il nuovo colpo del Gamma Flash Burst, mentre Goku tenta su Zamasu nientemeno che… l’Hakai!
Conclusioni
Il manga si mantiene più essenziale nel racconto rispetto all’anime. Ciò si deve sicuramente ad una scelta di stile in linea con la tradizione di Toriyama, ma anche al fatto che Toyotaro, per propria ammissione, si sente un po’ a disagio nel rendere le scene di combattimento. Supera questi problemi attingendo a piene mani dalle tavole del manga storico di Dragon Ball, o compensando con alcune gag originali (come la gara a Super Mario Kart); altre volte, ricicla proprie invenzioni personali tratte dai suoi fanmanga non ufficiali; altre volte, ripropone tecniche provenienti da tutto il mondo di Dragon Ball, come i pugni dimensionali di Janemba e l’esercito dei cloni Metal Cooler, entrambe mosse attribuite a Zamasu. Dite che Toyotaro è un gran copione? Può darsi; ciò che non gli manca, comunque, è la capacità di trattare in modo sintetico e appropriato il lato introspettivo dei personaggi (dote che Toriyama stesso gli invidia), dando vita a momenti davvero coinvolgenti come il confronto tra Gowasu e Zamasu su temi complessi e profondi come la giustizia, l’etica e il ruolo delle divinità nell’Universo. Nella terza parte, vedremo come Toyotaro abbia continuato ad arricchire il manga di Dragon Ball Super con alcune trovate inedite anche nella successiva saga, dedicata al Torneo del Potere.
Dragon Ball Super (ドラゴンボール超) è un anime giapponese prodotto dallo studio di animazione Toei (che aveva già prodotto altre opere di Toriyama-sensei come Dragon Ball, Dragon Ball Z o Dr Slump). Va in onda dal 5 luglio 2015 sul canale giapponese Fuji TV e attualmente è ancora in corso. Dragon Ball Super è ambientata nei 10 anni che intercorrono tra la sconfitta di Kid Bu ed il torneo di arti marziali finale di di Dragon Ball Z. In Italia la serie va in onda su Italia1 dal 23 dicembre 2016.
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