Ultraman: un Nuovo Stile!

Traduzione: il manga ha rivelato un adattamento ad anime per il 2019
Le tecniche di animazione
C’è chi la ama e chi la odia, c’è a chi è indifferente e c’è chi proprio non la sopporta; stiamo parlando della CGI, ovvero della computer grafica 3D. Ultimamente grazie a questa tecnica, utilizzata anche in campo cinematografico, sono stati realizzati diverse serie anime e anime movie; come già detto, c’è stato chi l’ha molto apprezzata e chi invece l’ha definita un abominio, per via di alcune animazioni realizzate in maniera forzata, facendo compiere ai vari modelli 3D movimenti poco naturali che compromettono la resa visiva dell’opera. Tuttavia, i registi, Kenji Kamiyama e Shinji Aramaki, per ovviare a questo problema hanno deciso di realizzare l’adattamento ad anime del manga di nuova concezione di Eiichi Shimizu, disegnato da Tomohiro Shimuguchi, Ultraman, interamente in Motion Capture. Difatti, per garantire una completa fluidità delle animazioni, non solo le scene d’azione ma anche tutte le restanti, verranno girate utilizzando questa pratica, mediante l’aiuto di stuntman, i quali saranno i veri protagonisti dell’opera. I due registi hanno mostrato ad AnimeNext, ad Atlantic City, il modo in cui gli attori indossando le tute per la motion capture svolgano sia scene di combattimento che scene in cui i personaggi interagiscono tra di loro solo attraverso dialoghi e semplici movimenti, i quali attraverso questa particolare tecnica risultino molto più naturali e convincenti per lo spettatore. Le scene vengono inizialmente registrate in Motion Builder per poi essere acquisite dal programma di animazione e modellazione 3D, Maya, dove gli animatori aggiungono ulteriori dettagli ai modelli tridimensionali, movimenti sottili per un ancor maggiore realisticità dei movimenti, trame e altri tocchi finali per conseguire un’opera coi fiocchi; successivamente a lavoro completato mancherà solo l’intervento di doppiatori professionisti che reciteranno la sceneggiatura prestando le loro voci ai personaggi dell’anime.
Una regia in Tandem
Oltre ad utilizzare un nuovo approccio all’animazione questa serie presenta un’ulteriore stranezza. Infatti per la prima volta alla realizzazione di un’anime vi sono, come già detto, due registi che collaborano assieme. È molto strano, in Giappone, vedere due registi accostati ad un’unica opera; solitamente esiste una gerarchia per quanto riguarda gli studi di animazione, dove il regista principale ricopre più che altro un ruolo amministrativo mentre quello secondario svolge il suo dovere facendo un lavoro più pratico e applicato alla realizzazione dell’opera in studio. Kamiyama e Aramaki, hanno dichiarato che questa collaborazione per loro risulta ancor più strana essendo già stati collaboratori più di trent’anni fa.
La Trama
Decenni fa, un essere conosciuto come il Gigante delle Luce si unì a Shin Hayata, del Partito di Ricerca Speciale Scientifica, per salvare la terra da un’invasione di terrificanti mostri noti come Kaiju. Ora, a molti anni di distanza, quei giorni terrificanti stanno svanendo nella memoria delle persone e il mondo è in pace, almeno apparentemente. Infatti nell’ombra si prepara una nuova minaccia, un pericolo che può essere affrontato solo da un nuovo tipo di eroe; un nuovo tipo di Ultraman. Shijiro è un adolescente, pressochè, normale ma suo padre è il leggendario Shin Hayata, da cui il protagonista scopre di aver ereditato il “Fattore Ultraman“, il quale gli permette di richiamare a se poteri incredibili, che lo aiuteranno a fronteggiare queste nuove insidie.
Un’accoppiata vincente?!
Il termine “accoppiata vincente” si accosta benissimo a quest’opera in quanto sia per la regia che per la produzione abbiamo, due registi di notevole spicco e due tecniche di animazione combinate. E’ necessario, però, appurare se effettivamente queste coppie diano luce ad un prodotto di ottima qualità alla quale si prospetta; soprattutto per via dei grandi costi di produzione dovuti alla fusione tra motion capture e CGI; inoltre i registi saranno in grado di cooperare in armonia tra di loro, come fecero un tempo, per produrre un anime di pregevole fattura? Per rispondere a questa domanda ed a tutti gli altri, ipotetici, interrogativi che ci/vi affliggono non resta che aspettare l’arrivo del 2019, anno fissato per l’uscita della serie.
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