Recensione Anime: Death Note
Informazioni
Stagioni: 1
Episodi: 37
Demografica: Shōnen
Genere: Thriller, Psicologico
La Trama
Il mondo è un posto colmo di violenza. I telegiornali continuano a inondarci con notizie di omicidi, furti e corruzioni e in molte occasioni pensiamo che sarebbe meglio se i criminali morissero. Light Yagami è uno studente dotato di un elevata intelligenza che, come molti altri, condivide questo pensiero. Un giorno, durante una lezione, il giovane vede dalla finestra cadere un quaderno nero dal cielo e, quando lo raccoglie, nota che riporta sulla copertina la scritta ‘Death Note’. Stando a quanto riportato sulle informazioni scritte su di esso, il quaderno sarebbe in grado di uccidere l’umano il cui nome verrà scritto al suo interno e per questo il ragazzo crede si tratti di uno scherzo. Dopo averne testato la veridicità, Light decide che è giunto il momento di purificare il mondo dalla feccia che lo contamina giustiziando tutti i criminali ma, in questa sua impresa, verrà ostacolato dal detective più famoso del pianeta, capace di risolvere ogni caso: L.
La Dualità
In Death Note sono presenti solo i due protagonisti, Light e L, mentre tutti gli altri personaggi appaiono anonimi e sbiaditi, come se non avessero un vero ruolo durante la narrazione. Questa dualità serve ad esaltare il duello psicologico e ideologico riguardo il concetto di giustizia e, almeno all’inizio, risulta piacevole e intrigante allo spettatore. Con il passare degli episodi questa trovata viene bruscamente interrotta, causando un senso di smarrimento che ci accompagnerà per il resto della serie. Durante il secondo arco narrativo vengono introdotti altri due personaggi per provare a ricreare un confronto con il protagonista, ma il tentativo non risulta efficacie rendendo la narrazione monotona e talvolta noiosa.
Potenziale Sprecato?
Nonostante riesca a raggiungere picchi di qualità elevati, Death Note poteva essere sviluppato decisamente meglio sotto molti punti di vista. La caratterizzazione dei personaggi secondari è spoglia, rendendoli, nella maggior parte dei casi, anonimi. I protagonisti, per quanto siano realizzati perfettamente, non riescono a trasmettere dei sentimenti allo spettatore, impedendogli di immedesimarsi nei loro pensieri e nelle loro azioni. La trama è inizialmente innovativa e intrigante ma, proseguendo con gli episodi, diventa ripetitiva e subisce un calo di qualità non indifferente. Inoltre, il finale è insipido, poco emozionante e scontato come se avessero voluto finire in maniera sbrigativa la serie.
Voto: 8/10
Death Note è, senza ombra di dubbio, una pietra miliare dell’animazione giapponese e ha avvicinato numerose persone al mondo degli anime. La trama è innovativa, i dialoghi sono stimolanti e il tema trattato è sicuramente interessante. Risulta piacevole e scorrevole agli occhi dei meno esperti , ma se analizzato attentamente ci si accorge che non è il capolavoro che tutti credono. Presenta molti difetti e poteva migliorare molte caratteristiche ma, in definitiva, lo consiglierei principalmente a tutti coloro che fossero alle prime esperienze.
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