One Piece: Il Daimyo di Hakumai, Shimotsuki Yasuie (Analisi capitolo 942)
Oda-sensei torna dalla Golden Week carico delle aspettative dei fan, che non delude, offrendoci un capitolo incentrato completamente su Yasuie. L’appuntamento di questa settimana si è rivelato veramente succoso, un alternarsi di momenti sbalorditivi e commoventi, dalla potenza emotiva mostruosa.
Riassunto
Il capitolo si apre con il flashback di Yasu, nel quale lo vediamo ordinare ai suoi sottoposti di proteggere a tutti i costi il porto di Hakumai dai malintenzionati. Al suo fianco troviamo un giovane Oden intento ad abbandonare i suoi doveri di legittimo erede alla carica di shogun del paese di Wano, per salpare in mare; anche andando contro alle leggi del suo stesso paese. Tornati al presente, Yasuie si accorge che un gran numero di persone si è radunato attorno alla pubblica piazza, con l’intento di salvarlo, ed uno degli obiettivi di Yasu era proprio questo. Egli rivela a tutti che in realtà non è lui il “ragazzo dell’ora delle streghe” e che aveva mentito solo per attirare l’attenzione di più persone possibili. Ha inizio così un discorso sulle bellezze di Wano, secondo lui contaminate dallo shogun e dalla sua avarizia, costruite con il sudore del popolo e del clan Kouzuki. A questo aggiunge anche alcuni insulti rivolti verso Orochi, il parassita di Wano, e rivela a tutti le sue menzogne, che partono sin dalla presa di potere, e le paure che si celano dietro i suoi modi repressivi. Il tempo rimasto all’ex Daimyo è sempre meno, Orochi è ormai arrivato nel distretto di Rasetsu ed è sul punto di ucciderlo. In quel momento, in mezzo ai pianti generali, veniamo a sapere che Yasuie ha istruito i prigionieri delle vetrine di Rasetsu riguardo la nuova base operativa dell’alleanza. Tutto al solo scopo di permettere a Momonosuke e ai Nove foderi rossi di poter prendere la testa di Kaido. Orochi in preda all’ira gli spara, esempio seguito poi dai suoi sottoposti. L’intera Wano è in lacrime, la morte di Yasuie ha veramente spezzato il cuore di tutti, ad eccezione degli abitanti di Ebisu che continuano a ridere, Toko compresa. Zoro tenta di ammonirli ma Komurasaki lo ferma, affermando che loro non possono fare altro che ridere. Questo loro limite è legato in qualche modo agli SMILE, portati a Wano da Orochi e Kaido.
Analisi
Yasuie, un uomo degno di rispetto
La saga di Wano, fin’ora, ha sempre presentato personaggi decisamente interessanti, come Kyoshiro o Komurasaki/Hiyori. Non è assolutamente da meno Shimotsuki Yasuie, meglio conosciuto come Yasu, l’ex Daimyo di Hakumai. Nonostante questi sia stato presentato ed approfondito in un numero nettamente minore di capitoli, è comunque riuscito, in punto di morte, a strappare una lacrima a tutti i lettori. Il suo discorso merita indubbiamente un posto assieme ai migliori in One Piece, per importanza ed efficacia, pronunciato senza la minima esitazione e senza il timore delle conseguenze. In poche tavole ha rivelato la vera essenza di Orochi a tutta Wano, ribadendo l’importanza e la necessità del ritorno del clan Kouzuki per il paese ed esaltando ciò che i suoi membri hanno fatto in vita. Inoltre, egli si è dimostrato veramente furbo, fingendo di essere il “ragazzo dell’ora delle streghe” solo per ottenere più visibilità tra i cittadini e riuscendo ad ingannare praticamente tutti. L’unica richiesta che i fan vorrebbero porgere ad Oda è quella di rendere onore a questa morte, evitando le stesse scelte fatte con Pell ai tempi di Alabasta. Non si può chiudere la parentesi Yasu senza aver prima fatto una riflessione sul suo cognome, Shimotsuki. Questo è lo stesso nome del villaggio in cui Zoro è cresciuto. Inoltre, il simbolo presente sui vestiti dei samurai di Hakumai è lo stesso sugli abiti indossati di Kyoshiro. Questo sembra essere un’ulteriore conferma del legame che c’è tra il sensei di Zoro e la terra dei samurai.
Oden, nelle ombre della verità
Al fianco di Yasu, nel suo flashback, rifà la sua comparsa, in penombra, Oden Kouzuki. Egli pare che fosse abbastanza irrequieto da giovane, sofferente per l‘impossibilità di prendere il mare e seguire i suoi sogni. La lotta intrapresa da quest’ultimo per la realizzazione dei suoi sogni è ancora ignota ma, come sappiamo, egli si unirà prima ai pirati di Barbabianca e poi a quelli di Roger, per cui il suo sogno in qualche modo lo ha coronato.
Orochi, un uomo divorato dalla paura
Il secondo protagonista indiscusso di questo capitolo è lo shogun Orochi. Grazie al discorso di Yasuie in punto di morte, siamo venuti a sapere della realtà dei fatti, che in fondo quasi tutti sospettavamo: Orochi ottenne il titolo di shogun con l’inganno e che sfruttò la forza di Kaido per distruggere le forze oppositrici e costringere i quattro Daimyo restanti a sottomettersi a lui. Inoltre, egli sembra che fosse addirittura in debito con Oden, possibile che quest’ultimo gli abbia salvato o cambiato la vita? Questi dettagli delineano sempre meglio il personaggio di Orochi, un uomo divorato dalla codardia e dalla costante paura, che mai si fece scrupoli a incarcerare prigionieri innocenti, solo perché portavano sulla caviglia un simbolo fittizio della luna crescente. Il suo esercito è allo stesso modo impregnato di questi falsi valori, nessuno di quegli uomini crede veramente in Orochi e nessuno si fida ciecamente di lui. Al contrario, i soldati di un esercito imperiale esemplare dovrebbero nutrire un forte rispetto e quasi un’ammirazione per il loro generale. Questo teatrino durerà veramente poco, l’ora della ribellione ai potenti oppressori sta per scoccare.
SMILES
A fine capitolo abbiamo un’inaspettata rivelazione: il perenne ridere degli abitanti di Ebisu non è un segno del loro legame con Yasu ma, in realtà, essi sono stati privati delle restanti emozioni, in un qualche modo legato agli SMILES, i frutti artificiali. Onestamente, l’idea che esse possano essere state “rubate” o qualcosa di simile è troppo irreale, anche per un manga come One Piece. È molto più probabile che persone così povere e lasciate allo sbando siano state usate come cavie per i test dei frutti artificiali, e che la risata perenne e continuativa sia stata proprio l’effetto collaterale dei primi tentativi falliti. Ipotizzare questo da un paio di idee potrebbe sembrare una follia, ma i nomi di quei frutti e del composto utilizzato per la loro produzione sembrano richiamare proprio questo…
Conclusioni
Questo capitolo sembra presagire la tanto attesa fine del secondo atto, dedicato quasi interamente ai personaggi di spicco di Wano–kuni. Ormai i vari scenari sono sistemati in attesa del terzo, con la messa in atto del piano per l’attacco ad Onigashima. Purtroppo per noi, One Piece sarà nuovamente in pausa, quindi dovremo aspettare ben due settimane per leggere il proseguo degli eventi.
One Piece (ワンピース) è un manga scritto e disegnato da Eiichiro Oda che dal 19 luglio 1997 compare settimanalmente sulla rivista giapponese Weekly Shonen Jump. L’edizione italiana è curata dalla Star Comics, che ha cominciato a pubblicarlo nel nostro paese dal 1^ luglio 2001. Dal 20 ottobre del 1999, il manga è stato adattato in una serie televisiva anime, prodotta dalla Toei Animation e trasmessa ancora oggi in Giappone su Fuji Tv, l’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata “All’arrembaggio!”, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece.
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