One Piece: Il ritorno di Oden (Analisi capitolo 968)
Dopo una pausa sembrata interminabile, One Piece è finalmente tornato assieme Weekly Shonen Jump. Le avventure di Oden proseguono ed inoltre, grazie al capitolo 968, il suo flashback è ufficialmente diventato il più lungo dell’intera serie!
RIASSUNTO
Il capitolo si apre con il ritorno dei Pirati di Roger da Laugh Tale. Shanks scoppia in lacrime dopo aver chiesto qualcosa a Roger, un bel riferimento al pianto di Luffy per il sacrificio del braccio di Shanks nel capitolo 1. Nel frattempo, la notizia della nascita del Re dei Pirati si sta diffondendo sempre di più e Roger, o per meglio dire il suo tesoro, chiamato dalla gente One Piece, finisce nelle mire di numerosi pirati. Il nome riportato negli articoli, però, è Gold Roger e non Gol D Roger, ma questo non stupisce la ciurma: sono già a conoscenza del motivo dietro tale scelta. Mentre erano di ritorno dalle profondità oceaniche, Roger sentì le voci di alcuni Re del Mare discutere: presto “due Re” si incontreranno, uno dei quali è il loro sovrano (Poseidon) e porteranno a compimento la famosa promessa. Dopo aver sentito queste parole, Roger comprese di essere arrivato troppo presto a Laugh Tale e che presto sarebbe nato qualcuno in grado di sorpassarlo. Quindi, ha deciso di sciogliere la sua ciurma e, dopo aver rivelato a Rayleigh che presto avrebbe avuto un figlio, i Pirati di Roger iniziano a bere e festeggiare il loro ultimo viaggio. Come riporta il diario di Oden, l’addio del capitano fu molto struggente, ma Roger non versò una lacrima. La scena si sposta rapidamente sulla Oro Jackson, che sta navigando verso Wano. Poco prima di sbarcare, Oden ci ricorda il suo obiettivo: aprire le frontiere di Wano prima dell’arrivo di “quel Joy Boy“. Non appena tornato a Kuri, Oden ritrova la sua famiglia, che saluta con un abbraccio, i suoi sottoposti e gli abitanti del paese che, con sua grande sorpresa, lo accolgono tutti molto calorosamente. Durante la sua assenza, infatti, Toki e i suoi figli hanno dato una grossa mano ai civili in difficoltà, facendosi amare dal popolo sempre di più. Per Oden, però, non ci sono solo belle notizie. All’appello mancano sia Denjiro, che sta vagando per Wano donando denaro ai bisognosi, sia Ashura Doji, che è tornato dai banditi di Kuri per controllarli ed evitare rivolte. Inoltre, suo padre (o per meglio dire la vecchia utilizzatrice del frutto Mane Mane sotto mentite spoglie), ha indicato Orochi come sostituto Shogun. Questi ha subito iniziato a costruire fabbriche di armi per tutto il paese ed ha obbligato gli uomini a lavorarci, pagandoli veramente una miseria. Dopodiché, si fece forte di un’alleanza con il potentissimo pirata Kaido, che usa tutt’ora come monito intimidatorio. La storia non sembra finire qui, ma Toki ferma Kin’emon dal proseguire. Oden, però, non vuole sentire ragioni ed obbliga il suo fidato sottoposto a continuare. Kin’emon racconta quindi come, sei mesi fa, dopo l’ennesimo gesto tiranno di Orochi, lui ed altri sottoposti di Oden imbracciarono le armi e si diressero nella capitale per fermare lo shogun. In quel momento, approfittando della loro assenza, alcuni dei pirati di Kaido si intrufolarono nel castello e tentarono di uccidere Momonosuke. Per proteggere il figlio, Toki fece da scudo con il suo corpo e venne ferita. In seguito, Inuarashi e Kawamatsu riuscirono a sconfiggerli. Oden è sconcertato, inizialmente abbraccia Toki preoccupato per la sua salute; in seguito, accecato dalla rabbia, lascia il palazzo per dirigersi verso la Capitale in Fiore. Il Daimyo sconfigge ogni avversario sulla sua strada ed entra nelle stanze di Orochi. Lo shogun cerca di farlo desistere mettendo in mezzo le possibili furie di Kaido ma questi, imperterrito, si getta su Orochi con le spade sguainate.
ANALISI
Prima di dare il via all’analisi effettiva, mi sento in dovere di soffermarmi brevemente su due scene, molto brevi ma veramente significative. Esse sono il pianto di Shanks e l’abbraccio di Oden alla sua famiglia. Esse non sono altro che l’ennesima prova di come Oda-sensei riesca a trasmetterci forti emozioni anche attraverso scene!
“Joy Boy” Luffy
“Ci sono cose che non possono essere fermate… una volontà ereditata… i sogni delle persone… e lo scorrere del tempo. Fino a quando la gente continuerà a cercare il significato di libertà… queste cose non smetteranno mai di esistere.”
Con queste parole di Gol D Roger, Oda ci proiettò verso la Rotta Maggiore. Un discorso che apparentemente può sembrare banale, ma nasconde in realtà uno dei pilastri portanti di One Piece, la meccanica delle volontà ereditate. Una tra le più famose, sempre citata nelle teorie sul Secolo Buio, è indubbiamente quella del Grande Regno, scomparso 800 anni fa, che ruota attorno a misteriosi ideali l cui ritorno da sempre terrorizza il Governo Mondiale. Lo scorso capitolo ci aveva palesato un collegamento fra Joy Boy, Laugh Tale ed il Grande Regno. Questo capitolo va ancora oltre ed aggiunge un nuovo tassello al mistero.
Roger dice a Rayleigh che sono arrivati troppo presto a Laugh Tale e lo stesso Ray, già dai tempi di Sabaody, disse che loro e gli archeologi di Ohara furono troppo frettolosi nelle loro considerazioni. Questi due fattori vanno pienamente a braccetto: al tempo di Roger, Shirahoshi non era ancora nata e quindi Poseidon non c’era, inoltre a quanto sappiamo i Pirati di Roger non sono stati ad Ohara, quindi non hanno potuto leggere, per ovvi motivi, il Poneglyph storico che si trovava sull’isola. Quel Poneglyph a quanto dice Clover è molto importante ed è pur sempre un tassello che va a comporre il Rio Poneglyph. Vista questa mancanza, la visione della storia del mondo dei Pirati di Roger non è completa, così come non lo è quella degli archeologi di Ohara, come dice lo stesso professore. Probabilmente quindi, una volta sbarcati a Laugh Tale, Roger ed i suoi non hanno potuto comprendere cosa ci fosse veramente e nemmeno provare a portare a compimento la volontà di Joy Boy e del Grande Regno, per il motivo sopra citato. È qui che Roger ha fatto una scelta: si è sacrificato ed ha dato via alla Grande Era della Pirateria così da poter trovare il “Re” di cui parlavano i Re del Mare. E, a distanza di 24 anni, l’erede sembra finalmente essere in procinto di raggiungere la fantomatica isola finale. Quando i Pirati di Cappello di Paglia sbarcheranno a Laugh Tale, potremmo assistere ad una scena totalmente diversa dalla reazione avuta dai Pirati di Roger. Questo perché la ciurma può contare su Robin, che ha vaste conoscenze sulla storia che i Pirati di Roger non avevano. Dopotutto, come disse Rayleigh a Sabaody, Robin potrebbe arrivare a conclusioni completamente diverse dalle loro.
E alla ricerca iniziata su quel patibolo si sono uniti i suoi compagni: Crocus commenta la partenza dei Cappello di Paglia dicendo forse potrebbero essere loro la ciurma pirata che stavano aspettando, mentre Rayleigh dice di essere impaziente di incontrare “il ragazzo tanto simile a Roger”, di cui gli aveva parlato Shanks. Oden, a questo proposito, puntava ad aprire i confini di Wano prima dell’arrivo di “quel Joy Boy“, ovvero dell’uomo che porta con sé la volontà di Joy Boy. Ma i Pirati di Roger non erano gli unici a conoscenza il suo arrivo: anche Barbabianca sapeva che Roger aspettava un uomo, tanto da affermare che questi non poteva assolutamente essere Teach. L’erede è sicuramente legato alla volontà della D, del quale il Re dei Pirati gli parlò nel loro ultimo incontro. Sì, indubbiamente questa persona è Monkey D Luffy!
La profezia di Poseidon
Durante la saga dell’Isola degli Uomini-Pesce, abbiamo potuto assistere al commovente flashback di Otohime, moglie di Nettuno e regina dell’isola. Ella, dopo aver assistito all’arrivo dei Re del Mare in seguito al pianto di Shirahoshi, raccontò ai figli la leggenda di Poseidon, la leggendaria sirena in grado di comunicare con i Re del Mare. Otohime parlò di un uomo che sarebbe arrivato per guidarla nell’uso del suo potere. Oggi, a 342 capitoli di distanza, veniamo a sapere che quella persona non è altro che Joy Boy, O meglio, l’uomo che porta con sé quella volontà. Il giorno in cui Luffy chiederà a Shirahoshi di utilizzare il suo potere per fare trainare la Noah ai Re del Mare, nel tentativo di portare a compimento la promessa mai mantenuta di Joy Boy, è sempre più vicino.
La vera identità di Denjiro
Koshiro, Kyoshiro, Scopper Gaban. Questi sono solo 3 dei più famosi alias sotto i quali il fandom ha ipotizzato potesse nascondersi Denjiro in seguito alla sua comparsa. Ormai Koshiro e Scopper Gaban sono stati depennati dalla lista e tra i papabilissimi sembra rimanere solo Kyoshiro. Tuttavia, penso che questo capitolo ci porti verso una strada completamente diversa.
Nel capitolo 926 ci venne presentato Ushimitsu Kozō, il ragazzo dell’ora delle streghe che ruba ai ricchi della capitale in fiore per donare ai poveri. I foderi rossi nel capitolo di questa settimana ci hanno rivelato che da oltre un anno Denjiro sta vagando per il paese di Wano per donare soldi ai bisognosi. Il collegamento sembra evidente ma chissà se Oda-sensei non opterà per una strada totalmente diversa.
Oden, Orochi e Kaido
L’ultima pagina ha davvero lasciato tutti con il fiato sospeso, Oden è pronto ad affettare Ororchi l’impostore. Sappiamo che Orochi e Kaido giustizieranno Oden dopo aver cercato di estorcergli informazioni sui Poneglyph ed inoltre anche che Oden ha procurato a Kaido l’unica cicatrice che ha sul corpo. I tempi prima della sua morte sono sempre più stretti e già dal prossimo capitolo potremmo vedere l’intervento dello stesso Kaido.
Una cosa che non vedremo, secondo me, sarà Orochi combattere contro Oden. Sarebbe molto più nella sua natura torturarlo una volta reso inoffensivo. Penso piuttosto che Oda approfitterà di questa situazione per mostrarci il suo frutto in azione. Potrebbe trasformarsi nella forma animale, lo Yamata no Orochi, così da non essere ucciso dal fendente di Oden. Infatti, nella leggenda di Susanoo, il guerriero dovette recidere tutte le sue otto teste e le otto code per ucciderlo. Tuttavia, se avrà luogo l’atteso combattimento tra Oden e Kaido, per me non verrà mostrato. O almeno, non verrà mostrato per ora.
Tirando due somme, di flashback veramente importanti ne rimane uno, quello di Kaido. E dovrà rispondere a parecchi interrogativi, un po’ come successe per Big Mom ed il suo passato con Madre Carmel. Quali sono le sue origini? Perché è diventato un pirata? Come ha conosciuto Orochi? Dove nascono i suoi problemi di alcolismo ed i tentativi di suicidio? Queste sono solo alcune delle domande a cui attualmente non abbiamo una risposta. Sarebbe interessante se venisse lasciata questa parte, combattimento con Oden compreso, per il flashback di Kaido, potrebbe nascerne un confronto di ideali tipico di One Piece. Non ci resta che aspettare il prossimo capitolo!
One Piece (ワンピース) è un manga scritto e disegnato da Eiichiro Oda che dal 19 luglio 1997 compare settimanalmente sulla rivista giapponese Weekly Shonen Jump. L’edizione italiana è curata dalla Star Comics, che ha cominciato a pubblicarlo nel nostro paese dal 1^ luglio 2001. Dal 20 ottobre del 1999, il manga è stato adattato in una serie televisiva anime, prodotta dalla Toei Animation e trasmessa ancora oggi in Giappone su Fuji Tv, l’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata “All’arrembaggio!”, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece.
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