One Piece: Luffy “Cappello di Paglia” (Analisi capitolo 1000)
1000 capitoli. Con questa pubblicazione, One Piece ha ufficialmente raggiunto un traguardo incredibile, soprattutto se pensiamo all’idea iniziale di Oda di far durare la serie appena 5 anni. Per l’occasione, il sensei ha deciso di incentrare il capitolo sul protagonista della storia, Monkey D Luffy, fino a portarci direttamente nel vivo della battaglia di Onigashima.
Riassunto
Il capitolo si apre con Luffy che è appena arrivato al quinto piano. I guerrieri visoni hanno liberato la strada a Luffy, così da permettergli di arrivare subito sul tetto. Nel frattempo, Marco blocca Queen e King lanciando Zoro attraverso il buco creato qualche capitolo fa da Kaido. La scena si sposta al deposito, dove Yamato spiega a Momonosuke come abbia fatto ad avere il diario di Oden. Racconta anche che l’arrivo di giovani e potenti pirati era già stato predetto da Roger e Oden. Yamato ripensa ai momenti passati con Ace. Pugno di Fuoco raccontò per sbaglio a Yamato del sogno di Luffy e, accortosi dell’errore fatto, la intimò a non ridere. Con grande sorpresa di Ace, lei non lo fece e al contrario si emozionò. Erano le stesse parole dette dal Re dei Pirati, quelle che emozionarono Oden. La scena ritorna al presente e Luffy è ormai arrivato sul tetto. Ad attenderlo ci sono Law, Killer, Kid e Zoro, di fronte a loro Kaido e Big Mom, pronti a spazzare via ogni seccatura. I due imperatori scherniscono Luffy ma questi, senza neanche considerarli, li sorpassa in un lampo dirigendosi dai samurai sconfitti. In lacrime, Kin‘emon chiede a Luffy di farsi carico del fardello di Wano prima di essere messo in salvo su ordine di Luffy stesso, insieme agli altri samurai, grazie ai poteri di Law. Kaido cerca di colpire Cappello di Paglia che, schivando il suo attacco, balza in alto e lo abbatte colpendolo con un potente Red Roc, lasciando di stucco anche Big Mom. Il capitolo si chiude con Luffy che, rivolgendosi agli Imperatori, dichiara apertamente che li sorpasserà e diventerà il Re dei Pirati.
Analisi
Un elogio alla Peggiore Generazione
Dopo oltre 6 mesi dall’arrivo ad Onigashima, siamo finalmente davanti allo scontro più atteso: i rappresentanti della vecchia generazione, Kaido e Big Mom, contro coloro che guidano la nuova era, le supernove della Peggiore Generazione. Che quest’ultimi sarebbero stati importanti nel corso della storia era ben chiaro a tutti da tempo, ma dai fatti successivi al Salto Temporale le carte in tavola sono nettamente cambiate, al punto che nemmeno coloro che prima regnavano incontrastati sulle acque del Nuovo Mondo ora possono più ignorarli. Luffy e Law hanno interrotto il traffico di SMILE tra Doflamingo e Kaido, Kid ha sfidato sia i pirati del Rosso che i pirati di Big Mom, Urouge ha cercato di entrare nel territorio di quest’ultima sconfiggendo uno dei suoi comandamenti e sempre Luffy, con l’aiuto di Capone, ha umiliato pubblicamente l’Imperatrice. Comunque andranno i fatti di Wano, sentiremo parlare a lungo di questa generazione, attualmente nessuno minaccia l’equilibrio mondiale più di loro. Morgans non si sbagliava, saranno loro a lottare per il trono!
Miglioramenti di Luffy o peggioramenti nemici?
Nel suo farsi celebrativo, il capitolo 1000 segna un importante traguardo sia per l’opera che per il protagonista stesso. Luffy ha dimostrato di non essere più il moccioso che di fronte agli imperatori è impotente. Se, all’inizio dell’arco narrativo di Wano, Luffy non era in grado di ferire Kaido, adesso con un colpo è in grado di atterrarlo. Non sappiamo ancora quanto sia diventato forte, non sappiamo se sia in grado di confrontarsi alla pari con un imperatore, ma sappiamo che in queste due settimane passate ad allenarsi ha incrementato di molto la sua potenza. Ma nell’universo di One Piece, quanto può essere considerato assurdo questo grade balzo in avanti? L’opera di Eiichiro Oda è uno di quei manga dove non è possibile stabilire livelli di forza, poiché punto focale dell’intero battle system dell’opera è l’interazione tra i poteri. Anche una sola tecnica o un potere in più o in meno possono fare la differenza. Ad Alabasta, Luffy fu pesantemente sconfitto da Crocodile nel suo primo scontro, mentre nel confronto finale ha fatto la differenza il solo coprirsi di acqua, portando Luffy alla vittoria. Ad Enies Lobby, invece, il Monster Trio riuscì a sconfiggere i propri avversari ricorrendo a delle tecniche speciali pensate sul treno marino, dopo essere stato sconfitto facilmente dalla CP9. Non c’è quindi da stupirsi se Luffy, una volta appreso il funzionamento del flusso di Haki interno, è ora in grado di ferire Kaido. D’altronde anche i Foderi Rossi, che sicuramente non sono paragonabili a Luffy presi singolarmente, sono riusciti a far sanguinare Kaido sfruttando la medesima tecnica. Sono i nostri a essere migliorati, non di certo i nemici a essere stati nerfati per esigenze di trama.
La struttura del 1000
Un punto da analizzare è senza ombra di dubbio la costruzione del capitolo in sé. L’entrata in scena delle supernove non ha lo spessore che ci si poteva immaginare, questo è vero, se consideriamo che si trovano già tutti sul tetto all’arrivo di Luffy. Però, a seguire, il sensei ci ha deliziato con una scena mozzafiato di Luffy che supera Kaido e Big Mom in un battito di ciglia e raggiunge Kin‘emon. In questo passaggio, la citazione che il maestro Oda ha voluto fare ad Akira Toriyama e a Dragon Ball è evidente e calza veramente a pennello. Ricorderete tutti del momento in cui Goku tornò dall’allenamento con Re Kaio per combattere Vegeta e Nappa, i due Saiyan arrivati dallo spazio, quando superò il secondo senza che lui se ne accorgesse.
Anche il colpo successivo di Luffy ha una costruzione fantastica: vediamo il capitano ricordare tutto il dolore provato dai suoi amici di Wano nel corso di questa lotta silenziosa durata 20 anni, caricarsi sulle spalle il loro fardello e riversare tutta questa rabbia su Kaido colpendolo con una nuova tecnica, il Red Roc (業火拳銃).
Anche in questo caso potremmo essere davanti ad una seconda citazione ben spesa dal sensei, quella al Roc. La prima osservazione, la più banale, è che si tratti di un’evoluzione del Red Hawk, dopotutto il Roc è un uccello mitologico. Tuttavia, come ha ben fatto notare Sandman, questa non è la prima volta che Oda introduce questo animale in una sua storia. Infatti, il Roc era presente nella prima versione di “Romance Dawn“, scritta da Oda e pubblicata su Shonen Jump nel 1996, un anno prima dell’effettivo inizio della serie. Quel one–shot appunto ruotava su Balloon, un Roc e migliore amico di Ann (il prototipo di Nami, per intenderci) da parte del pirata Spiel “l’esagono”.
Probabilmente si tratta solamente di sovranalisi, ma quale modo migliore per celebrare un traguardo del genere se non tornare alle origini?
Il sogno di Luffy
Il 1000, essendo un capitolo incentrato sul protagonista, non poteva fare a meno di riprendere il sogno di Luffy. Sul finale dichiara che il suo obiettivo è diventare il Re dei Pirati, ma il flashback di Yamato ci ricorda che c’è dell’altro. La frase che nel capitolo 585 aveva suscitato l’ilarità di Ace e Sabo da bambini e che è sempre rimasta un mistero quasi banale per il fandom, grazie a questo capitolo e al capitolo 966 (dove la pronunciò anche Roger) può essere vista sotto tutt’altra luce. Roger disse la stessa frase a Barbabianca e Oden, facendo ridere il primo ed emozionare il secondo. Allo stesso modo, Yamato non ride di Luffy ma si emoziona. È chiaro che la frase non può essere “voglio diventare il re dei pirati”, dato che ai tempi di Roger non esisteva quel titolo e non è un frase che potrebbe suscitare quel tipo di emozioni. Assodato ciò, di cosa potrebbe trattarsi? Cos’è che Luffy e Roger desideravano veramente? La risposta, in realtà, probabilmente la conosciamo già ed è stata sempre sotto i nostri occhi. Luffy vuole diventare il re dei pirati, sì, ma questo perché per lui equivale ad essere l’uomo più libero al mondo. Frase che detta da un bambino può far ridere per la sua immaturità ma che detta da un adulto non può che sembrare estremamente ridicola e infantile. Quindi, perché Yamato e Oden non risero sentendo quelle parole? Semplicemente perché il più grande desiderio di entrambi è proprio essere liberi. Loro che hanno vissuto una vita in “prigonia”, che hanno sempre sognato di salpare per avventurarsi in giro per il mondo, non avrebbero mai potuto ridere di qualcuno che voleva non solo essere libero ma il più libero di tutti. La vera essenza del loro sogno è la libertà. Luffy non vuole essere un eroe perché non gli permetterebbe di essere libero di fare quello che più desidera, un eroe se c’è della carne deve dividerla con gli altri. Ma Luffy la carne vuole averla tutta per sé.
Conclusioni
Se è vero che One Piece ha raggiunto un nuovo traguardo, l’avventura verso l’Isola Finale è ancora lunga e questo non vale solo per la storia del manga, visto che negli ultimi giorni sono stati annunciati moltissimi nuovi progetti riguardanti il brand. Tra questi c’è l’attesissimo settimo sondaggio di popolarità, che per la prima volta sarà globale. Insomma, le sorprese non sono ancora finite! Il prossimo appuntamento, con il capitolo 1001, è fissato per domenica 17 Gennaio 2021!
One Piece (ワンピース) è un manga scritto e disegnato da Eiichiro Oda che dal 19 luglio 1997 compare settimanalmente sulla rivista giapponese Weekly Shonen Jump. L’edizione italiana è curata dalla Star Comics, che ha cominciato a pubblicarlo nel nostro paese dal 1^ luglio 2001. Dal 20 ottobre del 1999, il manga è stato adattato in una serie televisiva anime, prodotta dalla Toei Animation e trasmessa ancora oggi in Giappone su Fuji Tv, l’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata “All’arrembaggio!”, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece.
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