One Piece: Un tuffo nella direzione di Wano con Tatsuya Nagamine
Uniqlo è un marchio di abbigliamento giapponese, che spesso collabora con franchise di spessore. Negli scorsi giorni è stata annunciata una nuova collaborazione con One Piece, per la realizzazione di una collezione di T–Shirt a tema “Wano–kuni“. Per l’occasione, è stato anche intervistato Tatsuya Nagamine, il direttore dell’attuale arco narrativo. Durante la chiacchierata, Nagamine ha parlato di cosa significa trasporre un manga come One Piece in anime, di alcune difficoltà incontrate e di come sono state affrontate. Per semplificare, la domanda dell’intervistatore sarà introdotta dalla lettera “I“, mentre la risposta di Nagamine sarà introdotta della lettera “N“. Buona lettura!
Un gruppo unito come la ciurma di Cappello di Paglia
I: Quali considerazioni fai quando trasponi in anime il manga originale?
N: La creazione di ogni singolo episodio ruota tutto attorno alla combinazione di elementi non presenti nel manga, come movimento, musica e rendimento dei doppiatori. Un aspetto particolare è il concetto di “ritmo”. Questo “ritmo” è visto in modo diverso da ogni spettatore. Incorporare ogni singola interpretazione del ritmo è fisicamente impossibile, quindi cerchiamo sempre di crearne uno che riteniamo essere bello e che possa lasciare una buona impressione. Poiché la storia ed i personaggi sono già chiaramente definiti nel manga originale, penso che l’obiettivo più importante della trasposizione del manga in anime sia quello di creare un sistema che permetta di sfruttare a pieno le abilità dei numerosi ed eccellenti membri dello staff.
I: Quanti membri del team sono coinvolti nella produzione della saga del paese di Wano?
N: Abbiamo istituito la sala-staff di “One Piece”, composta da oltre 10 persone tra registi e animation director a tempo pieno e dai 10 ai 20 key animator per episodio. Su base mensile, ci sono circa 2000 lavoratori, compresi quelli non a tempo pieno. Devono essere prodotte circa 5000 disegni per ogni episodio e, dato che questo lavoro viene ripetuto ogni settimana, è coinvolto un numero decisamente elevato di persone.
I: Qual è il segreto per produrre episodi di così alta qualità ogni settimana? I disegni di questa serie sono tenuti in grande considerazione.
N: Per quanto riguarda i disegni, il character designer e lo chief animation director lavorano sempre molto duramente. Il character designer è un grande fan di Roronoa Zoro, quindi è motivato a realizzare versioni davvero interessanti di questo personaggio basate sul “gusto” personale. “One Piece” è in corso da più di 20 anni e questo lavoro è amato da davvero tante persone. Ognuno ha i propri gusti ed è un peccato quando questi gusti diventano troppo sconnessi. Quindi, abbiamo attinto consapevolmente ai punti di forza di questa fanbase per organizzare una rotta comune sulla base di questi gusti. Molti giovani adorano questa serie, quindi vogliamo incoraggiarli a partecipare alla sua produzione. Recentemente, c’è stato un aumento di personale dall’estero: c’è stata una globalizzazione dei nostri team, che ora includono membri provenienti da Cina, Sud America, Francia ecc… Sento che stiamo riunendo persone da tutto il mondo che amano lavorare nel lato della produzione.
I: Quindi, il tuo lavoro di direttore prevede l’organizzazione 2000 lavoratori?
N: Attualmente lavoro solo con una cinquantina di persone, in particolare con i registi. Ci sono più metodi per trasporre il contenuto originale del manga in anime ma, per mantenere la qualità, lavoro con i registi. Inizialmente modifico gli storyboard, cercando di tagliare le parti difficili e non divertenti. Per quanto riguarda la qualità, in primo luogo cerco di potenziare i punti di forza del personale e del team. È una specie di “Gear Second”, penso che sia importante andare per gradi prima di passare al Gear successivo. Se passi immediatamente al Gear più alto, le persone non ti seguiranno. Ci sono 2000 lavoratori, ognuno con idee diverse, quindi quando creo un team mi chiedo: “Puoi prestare tutto questo potere alla realizzazione di “One Piece”?”. Idealmente, mi piace sperimentare nuovi metodi per trasporre le storie e passare alla Gear più alta, ma questo non sarebbe possibile senza buoni compagni di lavoro. Questo è simile alla storia di “One Piece”, dopotutto Luffy non può vivere senza Nami.
I: Suppongo che il rendimento dei doppiatori sia molto importante quando si racconta una storia attraverso l’animazione.
N: Sì, perché è il rendimento dei doppiatori a dar vita all’animazione e tutti i nostri doppiatori hanno una profonda conoscenza di “One Piece”. Essendo anche molto talentuosi, sono necessarie linee di dialogo un po’ lunghe per sfruttare appieno le loro capacità. Quando attori esperti aggiungono emozioni, le battute diventano un po’ più lunghe. Inizialmente c’erano alcune lamentele riguardo l’eccessiva lunghezza (ride). Abbiamo preso l’idea della regia dal teatro Kabuki.
Nagamine e il fascino del gruppo di Luffy
I: Voglio sentire i tuoi pensieri su alcuni dei personaggi di “One Piece” usati come design in questa collaborazione con UT. Innanzitutto, cosa ne pensi di Luffy?
N: Ho pensato a lungo al personaggio di Luffy. È una persona che fa sempre ciò che vuole fare. In questa era moderna, quando vogliamo fare qualcosa, abbiamo subito accesso a moltissime informazioni. C’è un proverbio che dice “guarda prima di saltare”. Luffy è il tipo di persona che salterebbe senza guardare. Vuole vedere nuovi mondi ed è disposto a superare qualsiasi ostacolo si ponga sulla sua strada. Chiunque si sentirà ispirato da questo suo comportamento. Luffy è pronto a sconfiggere qualsiasi nemico; non è una questione di giusto o sbagliato, ma semplicemente del suo voler abbattere gli ostacoli che gli impediscono di fare ciò che vuole fare. Vive secondo il motto che “oltre ad abbattere gli ostacoli, tutto ciò che resta è la morte”. Penso sia la verità. Una cosa da tenere a mente con l’animazione è che queste persone sono il meglio del meglio. Chiedo dialoghi con una certa libertà, in modo che i personaggi non sembrino sciocchi anche quando stanno solo giocando.
I: Cosa ne pensi di Trafalgar Law e Komurasaki?
N: Trafalgar Law è davvero fantastico, ma durante il tempo passato con Luffy e la sua banda sembra un impiccione. La sua espressione disperata è impressionante. Nonostante abbia dovuto sopportare diverse difficoltà durante la sua vita, si percepisce la sua gentilezza. Komurasaki ne ha passate tante, ma non ha mai espresso disagi. Mi piace. Penso che sia un personaggio complesso con forze e debolezze.
I: Inoltre, i disegni sulle magliette non sono altro che i pattern degli abiti indossati da Luffy e dai suoi amici nel paese di Wano.
Disegnarli all’interno di un’animazione è molto difficile (ride). Tutti quei dettagli richiedono un’enorme quantità di tempo. Ma non potremmo creare il paese di Wano senza riprodurre fedelmente questi disegni. È stato anche snervante per coloro che hanno chiesto di farlo. Se dovessi chiedere agli animatori di questo arco narrativo qual è la parte più difficile del loro lavoro, sono sicuro che risponderebbero “I tanti design” (ride). Riprodurre l’abbigliamento con colori sgargianti è possibile grazie all’era dell’animazione digitale. In passato c’erano solo circa 100 colori, ma ora è possibile esprimere tali disegni in animazioni grazie a quest’era digitale.
I: Grazie per i tuoi commenti. I vari personaggi sembrano prendere vita in questo modo, attraverso approcci resi possibili grazie al tuo lavoro. Infine, potresti parlarci del credo a cui fai riferimento nella produzione di animazioni?
N: L’obiettivo dell’animazione è far divertire i bambini. Realizzo animazioni con questo in mente. Sono ancora come quel ragazzino che all’ora di pranzo con i suoi amici ride fino a sputare latte dal naso (ride). Penso che manterrò questo stato d’animo. Tuttavia, sono anche un adulto, quindi ovviamente ho preparato un commento appropriato: il mio lavoro è “per il bene della cultura giapponese”.
Making of
Oltre ai design delle magliette, sono stati realizzati anche un’immagine ed un video promozionale di questa campagna con Uniqlo. Qui sotto trovate il making of dell’illustrazione e il video sopracitato.
One Piece (ワンピース) è un manga scritto e disegnato da Eiichiro Oda che dal 19 luglio 1997 compare settimanalmente sulla rivista giapponese Weekly Shonen Jump. L’edizione italiana è curata dalla Star Comics, che ha cominciato a pubblicarlo nel nostro paese dal 1^ luglio 2001. Dal 20 ottobre del 1999, il manga è stato adattato in una serie televisiva anime, prodotta dalla Toei Animation e trasmessa ancora oggi in Giappone su Fuji Tv, l’edizione italiana è edita da Merak Film ed è andata in onda su Italia 1 dal 5 novembre 2001 per poi continuare su Italia 2 nel 2012; inizialmente intitolata “All’arrembaggio!”, la serie ha avuto diversi cambi di denominazione nel corso delle stagioni, fino ad assestarsi sull’originale One Piece.
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